I pensieri sono per loro natura astratti, non concreti e questo rende la loro spiegazione difficile; per questo ho trovato nell’albo “Grande Panda e piccolo Drago” edito da Rizzoli, possa essere un aiuto concreto per capire i pensieri disfunzionali.
cosa sono i pensieri disfunzionali
I pensieri disfunzionali sono stati spiegati per la prima volta da Albert Ellis, fondatore della REBT (terapia comportamentale razionale emotiva), percorso che si può riassumere in questi punti:
- le nostre emozioni derivano dai nostri pensieri;
- i pensieri disfunzionali, cioè che non raggiungono l’obiettivo di benessere mentale personale, possono portare a difficoltà emotive e comportamentali;
- queste difficoltà possono essere superate conoscendo per poi cambiare i pensieri irrazionali con pensieri razionalie quindi funzionali all’obiettivo della salute mentale
Spesso i ragazzi si accorgono di avere pensieri fastidiosi e che provocano comportamenti che possono essere considerati non adeguati o comunque diversi rispetto a comportamenti avuti prima (prima uscivo e ora invece mi sento giudicato, prima facevo sport e adesso penso che tutto vada male e non riesco a farlo). Spiegare questi tipi di pensieri è il primo passo degli interventi di psicoeducazione, ne avevo parlato qui https://www.serenaneri.it/psicoeducazione-strumento-di-prevenzione/
Questo aspetto è fondamentale per prevenire disturbi di ansia, depressivi, disturbi del comportamento alimentare e in generale per un maggior benessere della persona. Comprendere questi pensieri ci permette di poter sentire meglio le emozioni provate, e quindi di attuare comportamenti adeguati, efficaci e che tendono al benessere.
la fatica del rendere visibili i pensieri
Spesso la grande difficoltà è rendere un pensiero concreto, trovare le parole giuste per descriverlo. Ancora un volta gli albi illustrati sono tornati in mio aiuto e soprattutto questo albo che è diviso in tavole singole, in cui la storia è rappresentate dall’insieme di momenti che accadono durante un anno. Le immagini accompagnate da brevi frasi, aiutano a creare nuove immagini e a legarle a propri eventi della vita.
“Prestare attenzione” è una frase che bambini e ragazzi si sentono dire spesso, ma come si fa in pratica a prestare attenzione? Sicuramente l’immagine in cui Piccolo Drago va a sbattere contro Grande Panda, rende decisamente meglio l’idea!
Da qui possono nascere altre ricordi di situazioni simili o di situazioni ipotetiche in cui occorre “prestare attenzione”.
Torniamo ai pensieri disfunzionali e conosciamone qualcuno.
pensiero catastrofico: andrà tutto malissimo!
Quante volte chiamiamo questi pensieri come pessimismo, vedere il bicchiere mezzo vuoto, realismo perchè davvero tutto va male. Ma collegate questa frase all’immagine seguente…
Forse non è più così reale che tutto vada male, che tutto sia negativo, forse il pensiero dovrebbe essere più ampio e vedere tutto ciò che sta davanti a noi.
Usare queste immagini ci permette di lavorare sia a livello relazionale ( i ragazzi e le ragazze a cui le ho proposte sono rimasti e rimaste, entusiasti!), sia stimolando il pensiero ipotetico che permette una maggiore flessibilità cognitiva. Partiamo dal pensiero scorretto, cerchiamo di trovarlo nella nostra realtà quotidiana, proviamo a correggerlo usando parole nuove e usiamo questa correzione ogni volta che sentiamo tornare il pensiero per cui “tutto va malissimo!”.
svalutare il positivo
Spesso gli obblighi sociali e morali, il bisogno di emergere e di avere determinate performance, ci porta a pensare che “non sono abbastanza bravə” . In modo semplice e diretto questa immagine ci può aiutare a comprendere e correggere il nostro pensiero. Penso di non essere abbastanza bravə, e ciò accade spesso quando utilizzo come metro il giudizio degli altri, mi confronto e perdo l’obiettivo finale …fiorire.
letTURA DEL PENSIERO
“Se faccio pensieri brutti sono una brutta persona?” disse Piccolo Drago “No” disse grande Panda “le onde non sono l’oceano e i pensieri non sono la mente”
Spesso un singolo pensiero occupa tutta la nostra mente, utilizza le nostre forze e ci limita nelle nostre azioni. La lettura del pensiero intende proprio soffermarsi su quanto diamo per scontato di sapere ciò che pensano gli altri, quanto ci concentriamo su un singolo pensiero e perdiamo la complessità di ciò che ci circonda.
devo e dovrei
Spesso le frasi che diciamo a noi stessi includono un dovere: un dover fare delle cose, dover essere in un certo modo, dover pensare alcune idee precise.
Quei “devo” che diventano pensieri limitanti che ci portano lontano dal momento presente e dalla presenza nel qui e ora. Partire da ciò che stiamo vivendo, dovrebbe aiutarci a togliere qualche obbligo mentale e a cambiare il dovere in una possibilità.
Potete approfondire il tema qui https://www.stefaniaciocca.it/2022/05/15/mindfulness-e-albi-illustrati-ep-3/ , Stefania Ciocca usando questo albo in modo mindfulness.
Una singola immagine può avere una potenza incredibile. Una singola immagine può aiutarci a concretizzare pensieri, emozioni e sensazioni. Una singola immagine può aiutare a raccontare la nostra storia o la storia della persona che abbiamo davanti
Spero vogliate prendere questo libro, scoprire la vostra immagine e dare forma concreta al vostro pensiero.