La psicoeducazione è uno strumento di prevenzione nell’ambito della salute mentale. Sia per riconoscere difficoltà e disturbi sia per prevenire ricadute o difficoltà maggiori che possono presentarsi in futuro.
Fare prevenzione è uno degli aspetti fondamentali del nostro lavoro come professionisti della salute mentale, ne avevo parlato qui https://www.serenaneri.it/salute-mentale-libri-divulgativi-che-parlano-ai-ragazzi/ ed è per questo che ho pensato ad una formazione specifica per professionisti sul tema della psicoeducazione.
che cosa significa psicoeducazione?
La psicoeducazione consiste in più modalità e strumenti che hanno però alcuni obiettivi chiari e comuni durante tutto l’arco di vita:
- informare le persone e i famigliari su determinate difficoltà, disturbi, problemi o sul regolare sviluppo emotivo e sociale
- Fare prevenzione: evitare sia le ricadute in caso di disturbi conclamati, sia prevenire perchè le persone possano in tempi adeguati, riconoscere determinati problemi (ansia, depressione, attacchi di panico, chiusura sociale, dipendenze…)
- Gestire al meglio le ricadute sia nel momento di un’eventuale crisi, sia per capire al meglio quando le crisi potrebbero accadere.
Negli obiettivi stessi di questo strumento ritroviamo proprio il punto centrale dell’articolo: la psicoeducazione è uno strumento di prevenzione.
come si svolge un intervento psicoeducativo?
Esistono vari tipi di percorsi che dipendono anche dall’obiettivo stesso dell’intervento. Esistono interventi specifici per alcuni disturbi del neurosviluppo, come ad esempio interventi specifici per bambini e ragazzi con ADHD o disturbi dell’umore; ed esistono interventi mirati e calibrati sul singolo se non è presente una diagnosi definita, oppure se si lavora in modo preventivo. Gli interventi possono essere svolti in gruppo o in modo individuale. L’aspetto fondamentale è quello per cui il professionista deve conoscere in modo specifico e approfondito l’argomento che andrà a trattare. So che può sembrare una banalità, ma non lo è!
Pensate alla psicoeducazione alle emozioni: se pensiamo che basti spiegare le emozioni di base, incorriamo nel tranello di appiattire ciò che nella realtà è complesso. Un bambino può essere sia triste che arrabbiato, può provare malinconia ma non tristezza. Per questo le sfumature, la modalità con cui le proponiamo e con cui noi per primi le abbiamo sperimentate, fa davvero la differenza.
Potevo non consigliare qualche albo illustratoa riguardo?!?!
Molto utile è ad esempio questo albo di Terre di mezzo che vede le emozioni in modo metaforico, le spiega non in modo rigido e poco realistico, ma dà la possibilità ad ognuno di leggere le proprie reazioni, le proprie sensazioni senza giudizio. Ne avevo parlato qui https://www.instagram.com/p/CaMezJ6gmOq/?utm_source=ig_web_copy_link
Molto utile e dettagliato specie per i più grandi è “L’emozionario” edizioni Nord-sud, in cui troverete tutte le sfumature delle emozioni accompagnate a illustrazioni diversissime che possano piacere e quindi possano arrivare in modo diverso ad ogni persona. Anche questo aspetto della psicoeducazione è fondante: ci sono elementi fisici simili in ogni persona, ma poi ci sono elementi di grande cambiamento che dipendono dalla storia personale, dalla propria vita e dai propri valori.
Dobbiamo sempre cercare di personalizzare il più possibile per raggiungere obiettivi che restino nel tempo e capaci di orientare al cambiamento personale.
due webinar di formazione sulla psicoeducazione
Per questo ho pensato di creare due webinar che trattassero questi temi, due incontri pratici e ricchi di spunti da poter utilizzare nella pratica quotidiana! Trovate tutte le informazioni nelle locandine qui sotto.